Inefficacia del Celiprololo nell’insufficienza cardiaca.
Alcuni studi clinici hanno dimostrato che i beta-bloccanti sono in grado di migliorare lo stato funzionale del miocardio e di ridurre la mortalità nei pazienti con insufficienza cardiaca.
Il Celiprololo è un beta-bloccante cardioselettivo, dotato di un’attività stimolante i recettori beta 2.
Centotrentadue pazienti con insufficienza cardiaca cronica, di varia eziologia, con frazione d’eiezione maggiore del 40% e classe NYHA II e III , sono stati inclusi in uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo.
Lo studio ha avuto la durata di 1 anno. Il primo criterio di valutazione è stata la classe funzionale, valutata mediante il questionario di Goldman: non è stata riscontrata alcuna differenza di efficacia tra i due gruppi di trattamento.
Per quanto riguarda il secondo criterio di valutazione, un miglioramento nel punteggio di Di Bianco è stato osservato con il Celiprololo, così come una riduzione della frequenza cardiaca.
La frazione d’eiezione è aumentata in entrambi i gruppi. Non c’è stata alcuna differenza per quanto riguarda il miglioramento del volume ventricolare sinistro .
Il profilo di sicurezza del Celiprololo è stato eccellente.
Non ci sono state differenze nella mortalità cardiovascolare (2 pazienti trattati con Celiprololo e 4 con placebo), insorgenza di aritmie (2 con Celiprololo, 3 con placebo), peggioramento dell’insufficienza cardiaca ( 26 con Celiprololo, 23 con placebo).
(Witchitz S et al , Am J Cardiol 2000;85:1467-1471)
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